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11 maggio 2010

Caro Partito Democratico, sostieni il nucleare

Una settantina tra universitari, parlamentari, imprenditori e giornalisti chiedono al segretario del Partito Democratico di non escludere l'opzione del ritorno all'energia nucleare: questa è la lettera aperta, pubblicata dal Riformista http://www.ilriformista.it/stories/Prima%20pagina/223074/ «L'energia nucleare, quasi ovunque, nel mondo industrializzato è vista come un'insostituibile opportunità che contribuisce alla riduzione del peso delle fonti fossili sulla generazione di energia elettrica, compatibile con un modello di sviluppo ecosostenibile», si legge nella lettera, firmata, tra gli altri, dall'oncologo Umberto Veronesi, dall'astronoma Margherita Hack, dal fisico Carlo Bernardini, dall'ex presidente dell'Enel (e in passato di Legambiente) Chicco Testa e dall'ex ministro del Lavoro Tiziano Treu.L'appello a Bersani «Sebbene la legge che reintroduce la possibilità di utilizzo del nucleare contenga forzature e punti sbagliati e ci siano limiti nell'azione di governo per la realizzazione dell'annunciato programma nucleare, riteniamo che non sia in alcun modo giustificata l'avversione al reingresso dell'Italia nelle tecnologie nucleari», dice ancora l'appello, che chiede a Bersani «di garantire che le sedi nazionali e locali del Pd, gli organi di stampa, le sedi di riflessione esterna consentano un confronto aperto e pragmatico». «Riterremmo innaturale e incomprensibile ogni chiusura preventiva su un tema che riguarda scelte strategiche di politica energetica, innovazione tecnologica e sviluppo industriale così critiche e con impatto di così lungo termine per il nostro Paese». Per i firmatari dell'appello pro atomo «importiamo più dell'80% dell'energia primaria di cui abbiamo bisogno, principalmente, da paesi geopoliticamente problematici. Produciamo l'energia elettrica per il 70% con combustibili fossili. Circa il 15 la importiamo dall'estero e prevalentemente di origine nucleare... Con le rinnovabili, se escludiamo l'idroelettrico... produciamo circa il 6%. L'energia solare per la quale sono stati investiti fino a ora circa 4 miliardi, ben ripagati dai generosi incentivi concessi fino a oggi dal sistema elettrico italiano, contribuisce al nostro fabbisogno elettrico per lo 0,2%».

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi permetto di dire la mia. Per quanto il nucleare sarebbe una soluzione all'utilizzo del petrolio, a me fa tremendamente paura. So che questa paura deriva da una mia ignoranza sull'argomento. Però so anche che la tecnologia che applicheremmo noi al nucleare è vecchia, superata tremendamente costosa. é vero le energie rinnovabili sono ancora troppo poco profittevoli, ma è anche vero che la maggior parte dei soldi spesi sono finiti nelle mani sbagliate piuttosto che in quelle di chi doveva realizzare i lavori. Siamo sicuri che i lavori per le centrali nucleari non vogliano essere una replica di quelli per il ponte sullo stretto? (una scusa per prendere un sacco di soldi e intascarseli per gli studi da effettuare invece che per le opere? In altre parole un buon modo per guadagnare in tangenti senza far nemmeno finta di far qualcosa?)

Renzo Riva ha detto...

Cara Elena Comelli,
Ovvero "la mula di Trieste" come diceva il compianto mio presidente ing. Paolo Fornaciari e che io obiettavo poteva essere originaria di Nimis, provi a dare uno sguardo alla tabella Eurostat di cui al collegamento di seguito riportato e poi si chieda perché l'Italia negli anni 2008, 2009 e 2010 non ha comunicato il prezzo del costo del kWh elettrico.

Coi sinistri scervellati odierni tutto il suo scrivere è stato, purtroppo, tempo sprecato.

http://epp.eurostat.ec.europa.eu/tgm/table.do?tab=table&init=1&language=en&pcode=tsier040&plugin=0

Mia intervista di due minuti a Telefriuli.
http://www.youtube.com/watch?v=roB4vntrs04

Il mio blog
http://renzoslabar.blogspot.com/

Mandi,
Renzo Riva
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