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30 giugno 2010

Scatta in luglio la bioraria per tutti: è una svolta di sistema

Per abbattere i picchi della domanda elettrica non c'è niente di meglio dei Mondiali di calcio: la prima partita dell'Italia ha causato un calo della potenza richiesta di 750 megawatt, equivalente al fabbisogno medio di una città come Torino. Ristoranti e cinema sono andati deserti e nelle case regnava il coprifuoco, con la gente incollata al teleschermo a luci spente.


Ma l'Autorità per l'energia elettrica si è inventata qualcosa di meglio: la tariffa bioraria. Dal 1° luglio si cominceranno a pagare due prezzi diversi per l'elettricità consumata di giorno - nella fascia di piccco dalle 8 alle 19 - oppure di sera e di notte, nel fine settimana e nei giorni festivi. La novità interessa il 90% dei consumatori: 25,7 milioni di utenze, cioè tutte quelle che non hanno optato per il mercato libero e sono rimaste sotto la maggior tutela dell'Authority. "In prospettiva - spiegano all'Authority - questo sistema dovrebbe spingere i consumi delle utenze familiari durante le fasce off-peak dall'attuale 67% all'80%". In questo modo si potrebbero ridurre gli squilibri del sistema elettrico, che presenta enormi divari nel fabbisogno a seconda degli orari e delle stagioni: nello stesso anno si possono raggiungere picchi di domanda fino a 51,9 gigawatt (17 luglio 2009) e cadute a 18,8 gigawatt (13 aprile 2009). E questo in un'annata di crisi, dove il picco è stato comunque contenuto. Nel 2007, il picco ha sfiorato i 57 gigawatt di potenza. Ed è probabile che con l'avvio della ripresa si tornerà a quei livelli di consumo.


Il sistema elettrico, ovviamente, dev'essere tarato in modo da poter far fronte alle punte massime di domanda, altrimenti si rischierebbe il blackout. Per questo in Italia abbiamo decine di centrali che si accendono soltanto poche ore all'anno, quando il fabbisogno è più estremo. Di solito sono le centrali più costose e inquinanti, che bruciano olio combustibile e spingono in alto le quotazioni dell'energia in Borsa elettrica. E' per questo che il prezzo aumenta nelle fasce di picco: le centrali vengono chiamate a vendere sul mercato per merito economico, prima le più efficienti e via via le più costose. Ma se si riuscisse a ridurre le oscillazioni della domanda, "limando" i picchi, questi impianti che vendono a carissimo prezzo potrebbero essere dismessi.


"L'applicazione di questo divario di prezzo anche agli utenti domestici è una questione di equità", spiegano all'Authority. In pratica, gli utenti che consumano più energia elettrica durante le fasce di picco rispetto alla media finiscono per essere sussidiati da quelli che ne consumano di meno. Le differenze di prezzo all'acquisto dell'energia, infatti, ci sono all'origine anche per gli utenti rimasti nel regime di maggior tutela. Solo che le differenze non si vedono in bolletta, grazie ai sussidi incrociati fra le varie categorie di consumatori.  


La nuova tariffazione, però, non verrà applicata tutta d'un colpo: fin da subito saranno coinvolte 10 milioni di utenze, che dovrebbero arrivare a 18-20 milioni entro la fine di quest'anno. Gli altri a seguire. Requisito indispensabile per l'applicazione delle nuove tariffe è che l'utenza sia dotata di contatore elettronico, una condizione ormai condivisa dal 90% dei consumatori, visto che la posa dei nuovi contatori, in cui l'Italia è all'avanguardia nel mondo, è avvenuta a tempo di record. Ma la macchina dev'essere riprogrammata per la telelettura dei consumi nelle due fasce orarie e questo prende qualche tempo. Sarà soft anche l'introduzione del nuovo delta di prezzo: per i primi 18 mesi la differenza fra le due fasce sarà limitata al 10% e solo alla fine dell'anno prossimo la forcella si allargherà al 46%, che risponde al divario effettivo fra i prezzi dell'energia comprata sul mercato nelle due fasce orarie. Per quel 10% di consumatori che hanno già abbandonato la tutela dell'Authority e hanno optato per il mercato libero, invece, non cambierà nulla. E anche chi volesse sottrarsi al nuovo regime biorario può scegliere la libertà, andando a curiosare fra le offerte non biorarie degli operatori sul Trovaofferte dell'Authority.


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