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26 settembre 2004

Cinema, dal maxischermo al cellulare

Se sui telefonini si possono riversare le immagini erotiche della fidanzata lontana o le mappe in 3D del navigatore Gps, perché non i cartoni animati di Topolino o di Nemo? E' quello che stanno pensando le multinazionali americane dell'entertainment, come Time Warner o Walt Disney, che cercano d'inserirsi nel grande mercato della telefonia mobile passando dalla finestra dei contenuti. Ed è quello che pensa Victoria Weston, fondatrice della casa di produzione indipendente Zoie Films, che ha appena lanciato il primo festival del cinema su cellulare del mondo. Mano a mano che la velocità di trasmissione aumenta, la qualità dei contenuti, offerti dai vari operatori mobili, diventa più importante. Il mercato della telefonia cellulare rischia così di diventare la nuova frontiera di scontro fra le società che offrono servizi via cavo e le compagnie telefoniche. Negli Stati Uniti, i due rivali Time Warner e Cox Communications hanno deciso di aggiungere i servizi wireless nelle loro offerte a pacchetto, che includono servizi di telefonia fissa, di Internet veloce e tv via cavo. Don Logan, il capo di Time Warner Cable, ha recentemente dichiarato la sua intenzione di arrivarci entro l'anno, sollevando non poca agitazione tra i sei operatori mobili che si spartiscono la torta mobile nordamericana. C'è invece chi preferisce la strada di fornire i propri contenuti agli operatori mobili già esistenti. Disney, ad esempio, ne sta parlando con Sprint, che però ha già un fornitore eccellente: il gruppo Virgin, del miliardario britannico Richard Branson, che ha una sua etichetta discografica e una catena di megastore musicali molto conosciuti. Virgin Mobile sta attirando una vasta audience, soprattutto fra i giovani nordamericani, con l'offerta sui cellulari di servizi musicali targati Virgin o Mtv via Sprint. Usando tattiche analoghe, il gruppo Disney potrebbe rivolgersi agli appassionati di sport, trasmettendo sui cellulari i contenuti del principale network di tv sportive degli Stati Uniti, Espn, oppure ai bambini, passando dai cartoni animati. Da qui a mettere il proprio marchio su un telefonino, che potrebbe essere offerto ai piccoli clienti con un menu incorporato di video adatti alla loro giovane età, il passo è breve. Si può star certi che le famiglie americane preferiranno delimitare chiaramente l'accesso dei propri figli ai servizi video offerti dagli operatori mobili. E cosa c'è di più sicuro di Topolino? Disney sta realizzando un modello di questo tipo in Giappone, dove ha cominciato a vendere i suoi contenuti in partnership con NTT DoCoMo già dal lontano 2000. Ma la battaglia della telefonia mobile negli Stati Uniti sarà molto più sanguinosa. Anche Fox si è avviata sulla strada degli accordi con gli operatori mobili, quando ha chiesto ai suoi abbonati di votare via cellulare per il concorso alla base di American Idol. Ma per ora il network televisivo di Rupert Murdoch non ha ancora una partnership definitiva e non sembra avere fretta di entrare nell'arena. Il segreto, secondo gli esperti del mercato americano, sarà di offrire un servizio molto focalizzato a un target molto preciso, come già accade nel mondo della tv via cavo. Ma non è escluso che prima o poi il telefonino diventi addirittura un veicolo per trasmettere dei veri e propri film. Sarà difficile che l'aggeggio tanto amato dagli italiani mostri in tempi brevi epopee della portata di "Via col vento", ma Victoria Weston - una pasionaria della cinematografia digitale indipendente e dei festival online - è convinta che anche su uno o due pollici si possa lavorare di fantasia. "L'importante è tenere bene a mente il tipo di audience e le dimensioni dello schermo con cui si ha a che fare: il ritmo dev'essere rapido e le inquadrature molto ravvicinate", commenta Weston. Meglio evitare storie complicate o elaborate scene di guerra: un pesciolino che sfreccia in un acquario stile Pixar o un'animazione da videogioco vanno benissimo. "Se si può seguire un videogioco su quella macchinetta, si potrà anche seguire un breve filmato", sostiene Weston. Certo è che il festival, di cui sono già aperte le iscrizioni, porterà i creativi a cimentarsi su un nuovo territorio, ancora del tutto inesplorato. I clip, da inoltrare entro la fine d'ottobre, non possono superare la durata di cinque minuti, ma Weston incoraggia i mini-registi a sbizzarrirsi componendo serie da cellular-soap o da cellular-sitcom su diverse puntate, da un minimo di 8 a un massimo di 13. La società di Atlanta si attende un centinaio di proposte (www.zoiefilms.com/cellularcinema), da cui verranno selezionate le più sofisticate. Il festival comincia all'inizio di dicembre e il vincitore sarà premiato con un viaggio di una settimana nei mari del Sud, ma soprattutto con la soddisfazione di salire su un podio da pioniere assoluto.

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