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27 ottobre 2008

Acea, il triangolo di Alemanno

Un corteggiamento lungo, ma infruttuoso. Hera, Iride, Enìa,ci hanno provato in tutti i modi a realizzare con Acea un maxi polo conepicentro romano, che facesse da contraltare a quello lombardo di A2A. Ma allafine sono rimaste al palo di fronte al peso di un azionista sempre piùingombrante: la franco-belga Suez, in via di fusione con Gaz de France. MaFrancesco Gaetano Caltagirone, uno degli azionisti chiave di Acea, con i suoi2-3 miliardi di liquidità in tasca, non considera ancora chiusa la partita. Afine estate aveva investito una piccola quota di quella liquidità per saliredal 3 al 5% di Acea e diventando così il terzo socio della multiutility,davanti a Schroder (4,9%) ma dietro a Suez (8,6%) e al Comune di Roma (51%).Oggi sembra sempre più interessato a diventare l'ago della bilancia se nonaltro per non sentirsi solo nella scomoda stretta fra socio pubblico (Comunedi Roma) e socio francese. La scelta di sostituire Fabiano Fabiani al verticedella multiutility, in anticipo di un anno sulla scadenza del mandato, conGiancarlo Cremonesi, presidente dell'associazione dei costruttori romani, èun omaggio allo spoil system ma indica anche che qualcosa si sta muovendo. Nonsfugge a nessuno, infatti, che c'è bisogno di un assetto istituzionale solidoper affrontare il discorso dell'azionariato e Alemanno non ha voluto aprire ledanze con un board nominato dall'amministrazione Veltroni. E che quindi nonrispondesse a lui.> Gli addetti ai lavori segnalano con un certo interesse la presenza in Aceadi Italcogim, una società controllata al 60& da Gaz de France e al 40% dallaCamfin di Marco Tronchetti Provera. Italcogim, secondo alcune indiscrezioni,potrebbe essere coinvolta nel riassetto societario della multiutility romana,anche se il sindaco Gianni Alemanno finora ha sempre smentito ufficialmenteogni intenzione di scendere sotto il 51% di Acea. In realtà la società suspinta di Fabiani e dell'amministratore delegato Andrea Mangoni, sta trattandoda mesi con i francesi, con contatti ad altissimo livello fino al nuovo capo,Gérard Mestrallet. Obiettivo: cedere loro una quota consistente di Acea (finoal 20%), facendoli affiancare, magari in un secondo tempo, da un altro socioitaliano.> Alemanno - sostenuto dall'ex assessore al Bilancio della Regione LazioAndrea Augello, oggi senatore di An - deve ancora decidere se fermarsi al 40 oal 30%. Ma l'ipotesi di ridare un po' di ossigeno alle casse comunali,afflitte da un debito di 8 miliardi, non gli dispiace.> La chiave di volta del riassetto sta nella fusione Suez-Gaz de France, cheha portato le due società a mettere a fattor comune i propri asset in Italiae ha costretto Suez a disfarsi della belga Distrigaz per motivi di antitrust.Per aggiudicarsi Distrigaz, l'Eni ha offerto in cambio Romanagas (gruppoItalgas), vale a dire la rete di distribuzione del gas nella capitale. Suezdovrebbe conferire Romanagas (valore preliminare 1,1 miliardi) a una dellequattro società in cui verrà articolata la nuova galassia capitolinadell'energia. Con il riassetto - su cui Acea sta lavorando da mesi insieme aDresdner Kleinwort, Lazard e allo studio Chiomenti - verrà superata l'attualestruttura, che comprende anche la joint venture Acea-Electrabel, controllataal 59/41% da Acea e Suez e azionista al 50% di TirrrenoPower, una delle gencouscite dallo spezzatino dell'Enel.> Alla fine dell'operazione - che potrebbe arrivare a maturazione nei primimesi del 2009 - la galassia romana si articolerebbe in una società diproduzione elettrica con dentro AceaElectrabel, a maggioranza francese, una didistribuzione con all'interno Romanagas, a maggioranza Acea, una per iltrading, che si dovrà occupare degli approvvigionamenti di gas, e una per lavendita di energia e gas. Alle ultime due jv verrebbero conferiti gli asset diItalcogim, attualmente controllata al 60-40 da GdF e Camfin, attraverso laholding Energie Investimenti. La maggioranza di queste due società è ancoraaperta e dipende anche dal valore attribuito a Romanagas in sede di closing,previsto per mercoledì, 29 ottobre. Sulla composizione finaledell'azionariato Acea pesano tutte queste incognite, ma è già chiaro che gliassetti finali, con i francesi decisamente rafforzati, si giocherà su untriangolo che legherà il Comune a Suez-Gdf e a Caltagirone.

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