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20 settembre 2009

L'auto ecologica sta per scendere in pista

Il presente dell'auto elettrica è poca cosa, per lo più confinata alle flotte aziendali e sempre come auto ibrida, che affianca a un motore elettrico quello a combustione interna. Ma le previsioni indicano una quota di mercato del 20-25% entro i prossimi 5-10 anni, di cui la metà per le auto esclusivamente ad alimentazione elettrica, quindi a emissioni zero, con batterie al litio ricaricabili inserendo una spina nella rete. L'aria nuova che tira nell'industria più devastata dalla crisi si è vista al salone di Francoforte, appena concluso, dove la sfida delle auto verdi è stata raccolta in pieno. Gran parte delle 82 prime mondiali erano ibride o 'full electric', a dimostrazione che nessuno ormai può tirarsi fuori dalla corsa all'auto pulita del futuro. I tedeschi - forti del piano del governo che punta a un milione di auto elettriche entro il 2020 e ha stanziato 500 milioni di euro per accelerare la ricerca sulle batterie - sono come sempre i primi della classe. Bmw ha lanciato le versioni ActiveHybrid di X6 e Serie 7, ma nel 2010 sarà ibrida anche la Serie 5 Pas finora mostrata come concept car. Mercedes ha risposto con le BlueHybrid S400 e Ml450, Audi con Q5 e Q7, Volkswagen con la Touareg e anche la nascente quattro porte Panamera avrà nel 2010 una versione ibrida. Tra le novità elettriche di Francoforte c'è anche un concept della Trabant, brand icona della Germania dell'Est che rinasce in versione ad impatto zero. Daimler si è anche assicurata una quota azionaria del 10% in Tesla, la regina californiana delle auto elettriche, famosa per aver conquistato il cuore di George Clooney, Matt Damon, Arnold Schwarzenegger e sbarcata recentemente in Italia grazie alla marchigiana Energy Resources. La partnership con Energy Resources, azienda leader nel settore delle fonti rinnovabili, è nata dalla convinzione che chi guida una Tesla, completamente elettrica, abbia bisogno di energia verde per ricaricarla: "Un'auto a emissioni zero può diventare ancora più pulita se anche l'energia che consuma proviene da fonti rinnovabili, per esempio grazie all'insatallazione di pannelli solari", spiegano da Energy Resources, specializzata nella progettazione e installazione di sistemi fotovoltaici, geotermici, eolici e domotici. Ma sulla diffusione dell'auto elettrica come prodotto di massa, i francesi sono molto più avanti. Carlos Ghosn a Francoforte ha lanciato la sua provocazione con una dichiarazione forte: "Stiamo investendo quattro miliardi di euro nel settore e abbiamo già stipulato oltre trenta accordi affinché l’alleanza Renault-Nissan conquisti la leadership mondiale nel campo delle auto elettriche. Prevedo che entro il 2015 il 10% della produzione auto complessiva sarà elettrica". Renault-Nissan ha esposto quattro concept 100% elettriche (di cui due derivate da Megane e Kangoo) che la casa francese immetterà a partire dal 2011 nel progetto Better Place, destinato a sperimentare l'auto elettrica, le sue modalità di gestione e di utilizzo, in Israele, Danimarca e Portogallo. Il passaggio a una vera filiera industriale, infatti, deve superare il problema dei costi e delle infrastrutture di rete. Il progetto Better Place, guidato dal guru di Silicon Valley Shai Agassi, prefigura un modello simile a quello dei telefonini: l'acquisto della macchina non comprende la batteria, che rimane di proprietà della compagnia di gestione della rete, a cui ci si affida per le ricariche o per un cambio rapido, negli appositi distributori, in caso di viaggi lunghi. Questo abbatte di molto i costi della vettura e anche il problema dell'autonomia limitata. Le batterie al litio di ultima generazione, infatti, non vanno oltre un'autonomia di 100-150 chilometri e ci mettono molte ore a ricaricarsi, per cui non consentono l'utilizzo della macchina per lunghe percorrenze. L'alternativa più interessante, prodotta sempre dai francesi della Peugeot, è la nuova minicar elettrica iOn, basata sulla Mitsubishi i-MIEV: la novità è che si tratta di una vettura ricaricabile completamente in sei ore (utilizzando una tradizionale presa di corrente a 220 volt) o all'80% in trenta minuti, grazie al sistema ricarica rapida.

1 commento:

Filippo ha detto...

Elena, perche' non citare anche un'auto italiana "full electrict" che sta diventando un prodotto maturo e non solo una concept, come e' il caso della B0 prodotta da Pininfarina e Bollorè ?

I macchinoni tedeschi saranno costretti all'ibrido dalle nuove normative sulle emissioni, come la EURO5, ma non mi sembra si possa parlare di auto "popolari".

La B0 entra in produzione adesso: la fanno in Piemonte senza bisogno di Schwarzenegger ;-)

Per non parlare dello scooter ibrido MP3 di Piaggio a Pontedera....

Forse anche qui da noi qualche good news ?

Filippo