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25 febbraio 2010

Dal Guatemala limoni disidratati senza chimica

Il metodo naturale per disidratare i limoni è stato messo a punto in Guatemala da una cooperativa di produttori di agrumi chiamata Coelmon. Far essiccare i piccoli limoni tropicali - là li chiamano limòn criollo, un frutto che ha caratteristiche del limone e del bergamotto, originario dell’Asia ma adattato da tempo al Centro America - è una tradizione della zona. Ma il sistema inventato dalla cooperativa e certificato come biologico, permette di disidratare completamente in modo naturale, senza additivi chimici, e impacchettare un prodotto che poi serve per la cucina - dalle minestre ai piatti di carne - o per preparare tisane e bevande, per uso domestico o per l’industria. Ora la cooperativa esporta i suoi limoni disidratati negli Stati Uniti e in molti Paesi del Golfo Persico. Il processo di produzione messo in piedi da Coelmon ha portato all'introduzione di nuove tecnologie in un'area marginale, alla promozione dell'export e allo sfruttamento sostenibile di risorse locali. La diffusione della coltivazione di limoni tropicali rappresenta una risposta sostenibile alla necessità di generare lavoro e reddito in zone semiaride, dov'è difficile trovare altre opzioni produttive. L'esperienza del Guatemala dimostra che lo stesso sistema può essere applicato dovunque ci sia molto sole e poca umidità. Il clima ideale deve avere temperature di 28-40 gradi e non oltre 500 millimetri di pioggia all'anno. Il processo di disidratazione dura diversi mesi, ma non ha bisogno di strutture complesse, per cui può essere replicato in comunità povere. Chi ha i mezzi per investire di più, può usare i moderni essiccatori alimentati a energia solare, che sono altrettanto ecologici e accorciano i tempi. La cooperativa Coelmon li ha sperimentati e garantisce l'ottima qualità del prodotto. Ma continua a preferire l'esposizione diretta dei frutti al sole tropicale.

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