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26 novembre 2008

Le frodi? Un problema di cultura aziendale

La truffa del dipendente fantasma è fra le più praticate: si mette a libro paga un dipendente inesistente e ci si spartisce il suo stipendio, d’accordo con i colleghi del reparto. Ma le aziende ne parlano poco e malvolentieri. “Il problema delle frodi aziendali, invece, è gravissimo: in Italia abbiamo scoperto truffe superiori ai dieci milioni di euro, con schemi articolati che si estendevano dal commerciale alla logistica”, spiega Pietro Buttè di Jefferson Wells, una delle società leader mondiali nell'internal audit e particolarmente specializzata nell'individuazione di frodi. A livello globale, le stime parlano di un danno medio equivalente al 6% del fatturato annuo delle singole imprese. Si tratta di cifre importanti e di un rischio molto alto, che spesso le aziende non sanno di correre. “Uomini e donne truffano più o meno alla pari (53-47%) – si legge in uno studio interno alla società di Milwaukee, risultato dello screening di un migliaio di aziende - ma le perdite economiche causate dagli uomini sono 3 volte superiori di quelle causate dalle donne”. Più si è giovani meno si froda: quasi metà delle truffe sono causate da over 40 e solo il 17% dai minori di 30 anni. “Se da un punto di vista numerico – emerge ancora ancora dallo studio - le frodi sono commesse maggiormente dagli impiegati, la media del danno creato da top manager è 6 volte superiore di quello causato dai middle managers e 14 volte di quello causato dagli impiegati”. Molto interessante è anche come vengono scoperte le frodi: nel 34% dei casi è attraverso soffiate, nel 25% per caso, nel 20% attraverso internal audit, nel 19% da controlli interni, nel 12% da external audit, nel 4% attraverso la polizia. “Le frodi aziendali sono un problema endemico e non possono essere ridotte a zero – precisa Buttè – ma una maggiore consapevolezza potrebbe ridurre molto i costi”. Non si tratta solo di stringere le maglie dei controlli, ma soprattutto di correggere l'approccio strategico. “Introdurre una visione etica e nella cultura aziendale e impostare un ambiente di lavoro costruttivo, dove i dipendenti si sentano motivati, è molto importante”, rammenta Buttè. E aggiunge: “Nella fase della formazione è fondamentale introdurre degli aspetti etici accanto ai temi più squisitamente tecnici”. Per scoprire i dipendenti infedeli sono importanti anche i programmi di segnalazione, con sistemi che garantiscano l'anonimato, numeri verdi e così via. E' così che sono stati scoperti diversi casi di frode anche in Italia, fra cui una delle più creative, che aveva causato notevoli ammanchi a una società attiva nel franchising: alcuni suoi prodotti venivano inviati alla rete, anche se non richiesti, da questa respinti e poi dirottati a un magazzino che provvedeva a distribuirli ad ambulanti “spiaggiaroli”, il tutto con la connivenza di alcuni manager. “Purtroppo – spiega Buttè – una volta scoperti, i dipendenti vengono invariabilmente allontanati, ma quasi mai denunciati per non fare cattiva pubblicità al marchio. Così continuano a far danni altrove”.

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